Comunicati

Il Gruppo parlamentare alle Camere federali inoltra una mozione per rimpatri facilitati verso paesi terzi sicuri

A causa dell'aumento delle richieste di asilo, le capacità di accoglienza della Confederazione e dei Cantoni hanno raggiunto i loro limiti. Una buona parte di queste domande proviene da persone che hanno già trascorso un lungo periodo di tempo in un paese terzo sicuro. Il PLR chiede di introdurre misure e stipulare accordi bilaterali per facilitare il rimpatrio di persone provenienti da paesi terzi sicuri. In questo modo, si alleggerirebbe la pressione sul sistema di asilo svizzero e verrebbero garantite le capacità di protezione delle persone la cui vita e integrità fisica sono minacciate.

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La pioniera della politica svizzera al femminile è scomparsa a 86 anni

È stata la prima donna in Consiglio Federale: Elisabeth Kopp è morta il Venerdì Santo all'età di 86 anni. È stata una paladina dell'uguaglianza di genere e ha svolto un ruolo importante nella definizione della politica migratoria della Svizzera. Il PLR esprime le sue più sentite condoglianze alla famiglia e ai parenti.

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PLR si impegna per i posti di lavoro, per la prosperità e per una piazza economica stabile.

Un’alleanza contro natura composta da PS, Verdi e UDC ha affossato i crediti d’impegno connessi all’acquisizione di Credit Suisse. Si tratta di una mossa inattesa, perché malgrado una proposta di compromesso ampiamente favorevole al PS, i socialisti hanno cambiato rotta all’ultimo secondo, voltando le spalle alle loro responsabilità. Il PLR condanna fermamente questo teatrino politico irresponsabile. Tuttavia il PLR continuerà ad impegnarsi in favore dei posti di lavoro, della prosperità e per una piazza economica forte.

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Il PLR si prende le proprie responsabilità approvando i crediti d’impegno legati all’acquisizione di Credit Suisse e richiedendo un’analisi approfondita

Le circostanze che hanno portato al salvataggio di Credit Suisse devono essere approfonditamente analizzate e sono necessarie misure per una piazza finanziaria più stabile. Le basi potranno essere gettate nel corso della sessione straordinaria delle Camere federali, ma le decisioni affrettate da parte di alcuni partiti e le richieste non ponderate vanno evitate. Di queste fa parte anche la ricerca di un profilo elettorale da parte della sinistra e dell’UDC, con al centro i crediti d’impegno per Credit Suisse.

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Agire rapidamente nel valutare le regole Too-big-to-fail

L’annuncio del salvataggio del Credit Suisse è stato uno choc per tutto il paese. L’intervento urgente del Consiglio federale ha permesso di evitare un cataclisma economico per la Svizzera e per il mondo. Il PLR è stato uno dei primi partiti ad esporre le proprie richieste affinché questa chiusura abbia l’impatto meno importante possibile a livello di posti di lavoro e sull’economia, e affinché le responsabilità possano essere velocemente chiarite. Una prima richiesta è stata adottata dal Consiglio federale, che ha bloccato il pagamento dei bonus ai top-manager di Credit Suisse. Si tratta ora di presentare una strategia sostenibile per la piazza finanziaria. Il PLR approva quindi la volontà del Consiglio federale di procedere ad una valutazione completa delle regole Too-big-to-fail.

 

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Diverse altre mozioni sono in rampa di lancio

Di fronte all’attuale situazione di crisi, il Gruppo parlamentare liberale radicale alle Camere federali si è riunito oggi alla presenza dei due Consiglieri federali per fare il punto della situazione. Tra le altre cose, il Gruppo PLR ha affermato la propria determinazione nel chiedere di mantenere l'indipendenza del Credit Suisse (CS) in Svizzera per di preservare il maggior numero possibile di posti di lavoro e per ridurre al minimo i rischi legati alla creazione di una mega-banca. Inoltre, il Gruppo ha sottolineato la richiesta che i responsabili dell'attuale situazione siano chiamati a rispondere delle loro azioni e che non venga loro corrisposto alcun bonus.

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Le rivendicazioni del PLR dopo il salvataggio di CS da parte di UBS e Confederazione

La necessità di un salvataggio dal collasso di Credit Suisse (CS) da parte della BNS, della Confederazione e di UBS è da far risalire a una palese cattiva condotta da parte di dirigenti bancari altamente retribuiti. La situazione è vergognosa per la piazza finanziaria ed economica, per i dipendenti e per la Svizzera nel suo complesso. L'intervento è stato necessario per evitare che la situazione peggiorasse per i clienti, le migliaia di dipendenti e il sistema finanziario globale. Ciò che è altamente problematico è che i meccanismi preposti ad evitare questi problemi, per anni non hanno avuto effetto. Il PLR presenta ora le sue rivendicazioni.

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Una giornata nera per la Svizzera

UBS ha rilevato oggi il Credit Suisse. Alla luce dei drammatici sviluppi degli ultimi giorni, questa decisione si è resa necessaria per evitare un grave danno alla piazza finanziaria ed economica svizzera. Siamo chiari: quello che è successo con Credit Suisse è una vergogna per la Svizzera. La Svizzera e la sua piazza finanziaria dipendono dalla fiducia nei suoi attori. Ora questa fiducia deve essere ripristinata. Dopo la crisi finanziaria del 2008, la direzione del Credit Suisse non ha chiaramente imparato nulla ed è in gioco la propria responsabilità.

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Il Parlamento ha adottato oggi una riforma del 2° pilastro (LPP) che prevede una modernizzazione totale. I promotori avevano già annunciato durante il dibattito sulla riforma dell'AVS 21 che si sarebbero battuti per una riforma della LPP. Oggi questa promessa è diventata realtà: tutti in Svizzera devono avere la possibilità di investire nella propria previdenza.

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Il piano in 6 punti del PLR contro la penuria di alloggi

La penuria di alloggi rappresenta una sfida importante in diverse regioni svizzere. Le ricette della sinistra, che spinge per un intervento più marcato da parte dello Stato, non permettono di creare un solo alloggio supplementare. Per il PLR è chiaro che servono più alloggi affinché l’offerta segua la domanda e affinché i prezzi possano essere sotto controllo. Il PLR ha presentato oggi un piano in sei punti su questo tema.

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Il PLR è l’unico partito che si impegna per un’AVS sostenibile e duratura con una soluzione accettabile per tutte le generazioni

La riforma AVS 21 ha concesso una boccata d’ossigeno all’AVS. È però altrettanto chiaro che l’AVS in questo modo beneficia soltanto di un breve momento di tregua. Secondo le previsioni dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS), l’AVS tornerà nuovamente nelle cifre rosse nel corso di questo decennio e accumulerà debiti per 74 miliardi di franchi entro il 2045. È quindi ben prima del 2030 che le prossime misure a lungo termine devono iniziare a dare i loro frutti. Respingendo l’iniziativa sulle pensioni, il Consiglio degli Stati rifiuta di confrontarsi con la realtà. Il PLR è il solo partito ad assumersi le proprie responsabilità e a proseguire il proprio impegno per garantire le nostre pensioni a lungo termine.

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Il PLR si impegna per un aumento della produzione  elettica in Svizzera e per un approvvigionamento sicuro

L’atto mantello per un approvvigionamento elettrico sicuro rappresenta una base importante per il futuro energetico della Svizzera. Il PLR, in linea di principio, sostiene questo progetto, perché crea le condizioni per un rapido sviluppo della produzione di elettricità in Svizzera. Tuttavia, l’apertura totale del mercato dell'elettricità e un accordo sul mercato dell'elettricità con l'Unione Europea (UE) sono altrettanto importanti. Una volta che l’atto mantello sarà stato approvato dal Parlamento, le aziende elettriche e le autorità preposte al rilascio delle licenze saranno sottoposte a particolari pressioni per garantire un rapido aumento della capacità di produzione.

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L’alleanza contro natura blocca ogni soluzione

Il 7 giugno 2022, il PLR con la mozione del suo presidente Thierry Burkart ha presentato una proposta concreta per risolvere il problema della riesportazione del materiale bellico nel rispetto della nostra neutralità. Questa soluzione è stata spazzata via lunedì da un’alleanza PS-UDC al Consiglio degli Stati. E oggi il Consiglio federale ha preso una non-decisione assecondando così il gioco delle forze politiche distruttive.

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Il PLR vuole permettere la riesportazione del materiale bellico nel rispetto del diritto della neutralità

La severità della regolamentazione in materia di riesportazione di materiale bellico nuoce alla credibilità della Svizzera e indebolisce la nostra neutralità armata. Per il gruppo parlamentare liberale radicale alle Camere federali, risulta chiaro che è tempo di trovare una soluzione. Siccome la più efficace – ossia quella proposta dal nostro presidente Thierry Burkart con una mozione – è stata respinta, il PLR è di principio favorevole all’iniziativa lanciata dalla Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale. Il PLR, al contrario, ha respinto la Lex Ucraina nella sua forma attuale, perché risulta contraria alla nostra neutralità.

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Questo comunicato stampa è stato in parte reso possibile dall'intelligenza artificiale

Il PLR approva il sostegno dato oggi dal Consiglio nazionale alla legge sull'uso dei mezzi elettronici anche per svolgere le funzioni ufficiali. Siamo convinti che l'utilizzo efficiente e sicuro dei mezzi elettronici sia essenziale per migliorare la qualità e la velocità dei servizi pubblici nel nostro Paese. L'obiettivo della legge è quello di consentire alle autorità di lavorare in modo più efficiente e rapido attraverso l'uso di strumenti elettronici per la comunicazione, per lo scambio di dati e per la gestione dei processi amministrativi.

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Il PLR si oppone alle manovre elettorali sulle spalle dell’AVS

Il Centro cede al populismo, applaudito dalla sinistra, mettendo in difficoltà la nostra AVS. Il PLR è sollevato dalla capacità del Consiglio nazionale di non cadere in questa trappola decidendo di non entrare in materia sulla mozione dell’ex PPD. Questo cambiamento genererebbe un carico amministrativo enorme e costi per oltre 400 milioni di franchi l’anno a carico dell’AVS, mentre l’aumento reale delle rendite per persona si limiterebbe a pochi centesimi al giorno. E sarebbe il ceto medio a pagarne le conseguenze.  Il PLR continuerà ad opporsi con fermezza a qualsiasi manovra di questo stampo, ossia costosa e incapace di centrare l’obiettivo, e a battersi contro la crescente pressione che pesa sul ceto medio.

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Soluzioni efficaci a portata di mano

Una modernizzazione del secondo pilastro è urgente. Eliminando questa mattina alcune divergenze essenziali sulla riforma della LPP, il Consiglio nazionale ha fatto un passo avanti. Benché non tutte le rivendicazioni del PLR siano state prese in considerazione, continuiamo a batterci per un compromesso equilibrato. Contrariamente ai sindacati, che sono totalmente accecati dalla loro ideologia e che hanno già annunciato il lancio di un referendum, ci assumiamo le nostre responsabilità quale forza costruttiva e ci battiamo per una previdenza vecchiaia sicura. Noi vogliamo assicurazioni sociali forti – noi costruiamo una Svizzera forte.

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Il primo anniversario della guerra in Ucraina mette in evidenza le sfide a cui è confrontata la Svizzera

Sono ormai passati 365 giorni dal momento in cui l’Europa si è nuovamente ritrovata in guerra. La situazione a livello di sicurezza è considerevolmente cambiata e la Svizzera deve far fronte a nuove sfide. Per il PLR appare chiaro che le conseguenze della guerra in Ucraina continueranno a far sentire i loro effetti e che, quindi, anche le nostre priorità vanno riviste. È indispensabile migliorare le capacità difensive del nostro esercito e rafforzare l’approvvigionamento energetico. In questo contesto, il PLR si assume le proprie responsabilità proponendo soluzioni costruttive.

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