Una ripartizione 50/50 del gettito dell’imposta complementare, anche senza limiti di spesa o di destinazione, non rispetta a sufficienza i Cantoni
Nell'ambito dell'attuazione della tassa minima dell'OCSE, il Consiglio nazionale ha scelto oggi una ripartizione 50/50 dei proventi dell'imposta complementare tra la Confederazione e i Cantoni, senza alcun limite di spesa o di destinazione delle entrate. Questo risultato corregge la decisione della maggioranza della CET-N, che era particolarmente sfavorevole ai Cantoni. Tuttavia, il PLR ritiene che la decisione del Consiglio nazionale, promossa dal centro-sinistra, sia irrispettosa del federalismo fiscale. È importante che almeno il 75% del gettito dell'imposta complementare vada ai Cantoni, in modo che possano tutelare l'attrattività della loro piazza economica.