PS e Centro fanno razzia nelle tasche di ceto medio e PMI

Come se la Svizzera già non fosse confrontata da ieri con il problema dei dazi doganali elevati, il PS e il Centro decidono ora di aumentare ulteriormente l'AVS di 3,7 miliardi all'anno. E ancora non è stato chiarito il finanziamento della 13a rendita AVS! Con la loro decisione, il PS e il Centro lanciano una gigantesca razzia nelle tasche ceto medio che lavora e delle PMI.

Il ceto medio e le PMI devono fin da subito prepararsi a salari più bassi e prezzi più alti: nell'ambito del progetto di finanziamento per la 13a AVS, il PS e il Centro hanno infatti deciso di ampliare ulteriormente l'AVS. Invece dei 5 miliardi previsti, l'AVS dovrebbe essere aumentata di quasi 9 miliardi. L'aumento sarà finanziato attraverso maggiori detrazioni salariali e con un aumento dell'imposta sul valore aggiunto.

Attacco frontale al ceto medio

Se PS e Centro dovessero aver successo con la loro proposta alle Camere federali, i lavoratori a fine mese avranno meno soldi in tasca e fare la spesa al supermercato sarà più costoso. I lavoratori sarebbero quindi doppiamente penalizzati. Il consigliere agli Stati PLR Josef Dittli usa parole chiare: «Questo è un attacco a tutti coloro che puntano la sveglia ogni mattina. Siamo venuti alla riunione per attuare il mandato popolare per la 13a AVS. Ma ora il Centro e la sinistra hanno quasi raddoppiato il deficit». È degno di nota che proprio le forze che parlano costantemente di «potere d'acquisto» stiano ora lanciando una vera e propria razzia nelle tasche del ceto medio che lavora. «Proprio le giovani famiglie e quelle del ceto medio, che spesso devono fare i conti alla fine del mese, non possono permettersi gli oneri aggiuntivi che sono stati decisi».

Attacco frontale alle PMI

Questo patto di centro-sinistra rappresenta una cattiva notizia anche per le nostre PMI: molte di esse sono attualmente già sottoposte a una forte pressione a causa dei dazi statunitensi. L'aumento dei costi salariali indiretti rende i loro prodotti ancora più costosi e li rende ancora meno competitivi in tempi oggettivamente difficili. In molte aziende industriali il lavoro a orario ridotto è già una realtà. Il fatto che il Centro e il PS stiano mettendo a rischio numerosi posti di lavoro con la loro politica, sembra non preoccupare i due partiti.

Il presidente del PLR Thierry Burkart: «Non è accettabile aumentare le trattenute salariali. La pressione sulla nostra economia sta aumentando notevolmente in questi giorni. Il PLR non è disposto a mettere a rischio migliaia di posti di lavoro». Questo patto di centro-sinistra è irresponsabile. Finora si poteva contare su una maggiore lungimiranza da parte dei partiti presenti in Consiglio federale. “Se questo mercanteggiamento tra Centro e PS continua, prendo atto che i tempi sono evidentemente cambiati. Combatteremo con tutte le nostre forze contro questo attacco al ceto medio e alle PMI”. 

Il PLR offre il suo aiuto

Ma cosa spinge il Centro tra le braccia del PS e dei sindacati? La risposta sta nella loro stessa iniziativa popolare per aumentare il massimale per le coppie sposate, un progetto dell'ex PPD che il partito vuole far passare in parlamento a tutti i costi senza consultare il popolo. A quanto pare, è persino disposto a indebolire i salari del ceto medio e la competitività delle PMI per raggiungere il suo obiettivo.

In realtà le soluzioni sostenibili nel campo borghese ci sarebbero. Il vicepresidente del PLR Andri Silberschmidt: «Il PLR è pronto ad affrontare un aumento delle pensioni per le coppie sposate, a condizione che in cambio vengano riformati i vantaggi esistenti per le coppie sposate, come la pensione di vedovanza». Tutti dovrebbero essere trattati in modo equo: sia le persone sposate sia quelle non sposate. Se il Centro non è pronto a fare questo passo, sarà evidente che “il Centro non è interessato alla vera uguagliaanza, ma solo all'espansione dello Stato sociale - proprio come il PS e i sindacati”.

PLR.I Liberali Radicali – Noi costruiamo una Svizzera forte!

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Matia Demarmels