La Commissione per la sicurezza sociale e la sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N) discute oggi l'abolizione della rendita massimale AVS per le coppie sposate. Attualmente, le coppie sposate beneficiano di vari vantaggi nell'AVS (rendita vedovile, supplemento vedovo/vedova, splitting del reddito), ma ricevono insieme al massimo il 150% di una rendita individuale massima. L'iniziativa del Centro vuole cambiare unilateralmente questa situazione, con conseguenze economiche fuori controllo per tutti. Ciò è irresponsabile e anche disonesto.
Il PLR indica invece la via giusta e offre il suo sostegno per una modernizzazione dell'AVS. In futuro, le coppie sposate dovrebbero ricevere due rendite AVS individuali, proprio come le coppie non sposate. In cambio, gli elementi che si basano sullo stato civile e quindi favoriscono le coppie sposate rispetto a quelle non sposate dovrebbero essere eliminati per garantire un trattamento equo e moderno di tutti i modelli di vita (vedi allegato). Se bisogna essere equi, allora è necessario esserlo per davvero.
Due rendite complete per tutti
La Consigliera nazionale Regine Sauter spiega: «Ci sono coppie sposate che oggi si sentono svantaggiate dal tetto massimo delle rendite, anche se il matrimonio comporta molti vantaggi nell'AVS. Sono soddisfatta che noi del PLR stiamo presentando un concetto che in futuro garantirà parità di trattamento tra coniugati e non coniugati». La realtà sociale è infatti cambiata radicalmente: «Oggi, ad esempio, sono molte più le donne che lavorano rispetto ai decenni passati, e questo è un bene. Questo sviluppo dovrebbe quindi riflettersi anche nella previdenza vecchiaia».
Le pensioni esistenti non verranno toccate.
Il vicepresidente del PLR Andri Silberschmidt sottolinea: «Equità significa che le persone sono trattate allo stesso modo indipendentemente dal loro stato civile. Chi vuole una vera uguaglianza deve essere anche disposto a mettere in discussione gli attuali privilegi del matrimonio». Per il PLR è importante che le pensioni esistenti (ad esempio le pensioni di vedovanza) non vengano toccate: «Le persone devono poter contare sulle pensioni che sono state loro promesse. Il nostro modello contiene quindi una garanzia dei diritti acquisiti, ad esempio per le donne che hanno perso il coniuge».
Silberschmidt sottolinea la sostenibilità del modello del PLR: «Il nostro modello alleggerirebbe l'AVS e creerebbe spazio per migliorare le pensioni basse. Al contrario dell'iniziativa del Centro, che aumenta già oggi le pensioni elevate a scapito delle giovani famiglie e del ceto medio».
Allegato: Il piano del PLR per pensioni eque
La Commissione decide di elaborare un controprogetto indiretto all'iniziativa di centro “Sì a pensioni AVS eque anche per le coppie sposate”. Questo prevede di modernizzare l'AVS in modo tale che in futuro la rendita AVS individuale venga calcolata indipendentemente dallo stato civile. Devono essere presi in considerazione i seguenti parametri:
- Abolizione del massimale delle rendite per le coppie sposate;
- Abolizione dell'esenzione dal pagamento dei contributi per i coniugi non esercitanti un'attività lucrativa;
- Abolizione del supplemento per vedove/vedovi;
- Abolizione della ripartizione del reddito (splitting);
- Per le rendite in essere, si applica una garanzia dei diritti acquisiti, in modo che né i privilegi né il massimale cambino;
- La riforma deve essere accompagnata da un periodo di transizione sufficientemente lungo per poter compensare eventuali lacune contributive.