Comunicati

Il rapporto del gruppo di esperti «Gaillard» mostra che è possibile risparmiare se la Confederazione diventa più efficace e sopprime le sovvenzioni assurde. La Svizzera deve cogliere l’opportunità. Il denaro sarà allora sufficiente anche per un esercito forte, senza nuove imposte.

La Svizzera spende troppo. Se non iniziamo immediatamente a risparmiare, i partiti di sinistra non tarderanno a reclamare nuove imposte – ovviamente a scapito del ceto medio e delle PMI. Il PLR da tempo condanna questo modo nefasto di fare politica. Il rapporto del gruppo di esperti “Gaillard”, finalmente, dà ragione a questa posizione: il nostro Stato ha urgentemente bisogno di una cura dimagrante. Tutte le forze politiche responsabili sono ora chiamate a far sì che questa cura possa iniziare.

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Le nuove norme sulla trasparenza adottate dal parlamento sono una novità per tutti i partiti. I primi dubbi sulla loro applicazione vengono chiariti.

A seguito di verifiche interne, il PLR ha apportato una correzione alla struttura di finanziamento della campagna per le elzioni federali 2023. Le spese complessive della campagna rimangono invariate e tutte le donazioni esterne sono già state dichiarate. La correzione riguarda soltanto l’impiego di fondi propri.

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Pensioni migliori e tasse che trattano tutti allo stesso modo. Con l’imposizione individuale e la riforma della LPP, il PLR sostiene una vera innovazione: un’uguaglianza liberale-radicale anziché la lotta di classe voluta dalla sinistra.

Mentre il PS mette in scena la battaglia tra i sessi a suon di scioperi, le donne e gli uomini liberali radicali si battono fianco a fianco per raggiungere progressi concreti in materia di uguaglianza. Le prossime settimane saranno cruciali: il Consiglio nazionale discuterà della tassazione individuale e il 22 settembre gli svizzeri voteranno sulla riforma della LPP. Le madri dovrebbero ricevere pensioni migliori? Susanne Vincenz-Stauffacher, presidente delle donne PLR svizzere, e Thierry Burkart, presidente del PLR nazionale, hanno partecipato a un'azione congiunta per dimostrare cosa intende il Partito Liberale Radicale per uguaglianza: ossia equità di trattamento e opportunità per tutti, indipendentemente dal sesso.

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Il Consiglio federale qualifica l’iniziativa come inetta, problematica dal profilo della politica nazionale e pericolosa per la piazza economica svizzera

L'iniziativa dei Giovani socialisti “mette a rischio l'attrattività della Svizzera quale piazza economica e di conseguenza anche le attuali entrate fiscali di Confederazione, Cantoni e Comuni”. Nella sua risposta all'interpellanza della Consigliera nazionale PLR Daniela Schneeberger, il Consiglio federale è molto chiaro. Ritiene inoltre che la retroattività dell'iniziativa sull’esproprio sia “altamente problematica” dal punto di vista della politica nazionale. Se gli imprenditori dovessero lasciare la Svizzera, il ceto medio ne pagherebbe il prezzo in termini di maggiori imposte. Il PLR continuerà a battersi contro questa pericolosa iniziativa e a difendere il ceto medio e le PMI svizzere.

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Il PLR festeggia un nuovo successo grazie alla sua iniziativa per imposte più eque

La Commissione economia e tributi del Consiglio nazionale (CET-N) si è pronunciata oggi sia in favore dell’iniziativa del PLR, sia del controprogetto indiretto proposto dal Consiglio federale. Questo ampio sostegno al PLR rappresenta un’importante tappa verso un’uguaglianza liberale. È ora tempo per la sinistra di mostrare da che parte sta.

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Il PLR chiede che dati affidabili sul Primo pilastro prima di qualsiasi decisione

Una settimana fa, la Svizzera ha appreso con stupore che l'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) e il Dipartimento federale dell'interno (DFI) non solo avevano fornito proiezioni finanziarie errate per l’AVS, ma che l'UFAS aveva informato la Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider solo due mesi dopo aver constatato l’errore. Oggi, nonostante questo caos, il Consiglio federale insiste nella sua decisione di aumentare le tasse a spese del ceto medio e delle PMI per finanziare la tredicesima rendita AVS, prevista per il 2026. Comunque, il Consiglio federale ha respinto l’idea di aumentare i prelievi sui salari. Il PLR si rifiuta di permettere che vengano prese decisioni senza cifre consolidate, per rispetto delle nostre istituzioni e della popolazione.

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A seguito del fallimento dei Consiglieri federali del PS, il PLR chiede un’inchiesta della Commissione della gestione. È fondamentale che ceto medio e PMI non siano sottoposte ad aggravi prematuri.

L'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) si trova di fronte ad un fiasco clamoroso. L'Ufficio ha infatti commesso un errore di valutazione da 4 miliardi di franchi all'anno nelle sue previsioni per le nostre pensioni AVS. Questo grave errore sta minando la fiducia nell'UFAS, nel Dipartimento dell'interno (DFI) e nelle istituzioni. Il PLR chiede alla Consigliera federale responsabile - la socialista Elisabeth Baume-Schneider - di fare piena trasparenza e si aspetta che la Commissione della gestione (CdG) avvii un'indagine. Inoltre, il PLR chiede di sospendere i lavori sull'aumento dei contributi dei dipendenti e sull’aumento dell'IVA.

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Misure di risparmio, in attesa di una riforma strutturale ad ampio respiro

La 13a AVS è stata approvata dal popolo svizzero e sarà versata a tutti i pensionati a partire dal 2026. Per finanziarla, il Consiglio federale ha posto in consultazione due varianti: un aumento dei contributi dei lavoratori o un mix tra aumento dei contributi dei lavoratori e aumento dell'IVA. Il PLR si oppone fermamente a un finanziamento unilaterale della tredicesima AVS a spese del ceto medio e delle PMI. Lo abbiamo ribadito chiaramente oggi alla Consigliera federale competente, Elisabeth Baume-Schneider, nell'ambito della procedura di consultazione sul finanziamento. Per il PLR è chiaro che la tredicesima AVS sarà versata a partire dal 2026. Ma prima di pensare ad un aumento delle imposte, la priorità deve essere quella di risparmiare.

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Il Consiglio federale respinge un’iniqua iniziativa del Centro e riafferma il proprio sostegno all’imposizione individuale

Per le Donne PLR è un successo: respingendo l'iniziativa del Centro “Sì ad un'imposta equa per le coppie sposate” e sostenendo invece l'imposizione individuale, il Consiglio federale lancia un segnale forte a favore di un trattamento fiscale equo e di una reale parità tra uomo e donna. Il PS e i Verdi devono ora mostrare chiaramente il loro sostegno al controprogetto sull’imposizione individuale, altrimenti il PLR manterrà la sua iniziativa.

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La legge federale sulla verifica degli investimenti esteri indebolirebbe fortemente la piazza economica svizzera e scoraggerebbe gli investitori.

La Commissione economia e tributi del Consiglio nazionale (CET-N) ha esaminato ieri l’introduzione di una legge federale sulla verifica degli investimenti esteri, che è sostenuta da una maggioranza della Commissione. I commissari liberali radicali si sono per contro opposti con forza a questa legge. Le misure proposte non solo sono da considerare superflue, ma rappresentano anche una minaccia per la competitività e l'attrattiva internazionale della Svizzera. L'alleanza tra la destra isolazionista e i sostenitori di uno Stato onnipresente è pericolosa per il nostro Paese.

 

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Thierry Burkart rieletto presidente, Florence Bettschart-Narbel e Cyril Aellen vicepresidenti per la romandia

Circa 350 liberali radical si sono riuniti oggi a Möriken-Wildegg, nel canton Argovia. L’Assemblea dei delegati ha lanciato un segnale chiaro sulla scuola dell’obbligo, approvando un nuovo documento di posizione sulla politica di formazione, che pone l’accento sul rafforzamento delle competenze di base e sulla padronanza della lingua della regione linguistica di riferimento. Inoltre, Thierry Burkart è stato rieletto per acclamazione ad un nuovo mandato quale presidente; rieletti anche gli altri vicepresidenti uscenti, inclusa la ticinese Alessandra Gianella. Florence Bettschart-Narbel e Cyril Aellen sono invece stati eletti quali nuovi vicepresidenti. I delegati PLR hanno anche deciso di sostenere la riforma della LPP e di opporsi all’iniziativa sulla biodiversità.

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Attraverso due interventi, il PLR chiede un ritorno della Corte ai suoi compiti essenziali

Il PLR ribadisce il proprio sostegno alla Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU), ma ne condanna la deriva verso una giurisprudenza attivista, come nel caso della sentenza “Anziani per il clima”. Agendo in questo modo, la CEDU si spinge oltre le sue competenze e mette a rischio la sua stessa accettazione. La sentenza è, inoltre, fondamentalmente errata, poiché la Svizzera non passerà a uno “Stato non regolamentato” dopo il 2024. Al contrario, il Parlamento ha adottato la revisione della legge sul CO2 nella sessione di primavera del 2024. Accogliamo quindi con favore le decisioni del Consiglio degli Stati e del Consiglio nazionale, così come la presentazione di due interventi su questo tema da parte del Consigliere agli Stati PLR Andrea Caroni.

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Il comitato direttore del patito propone i due candidati alla successione di Johanna Gapany e Philippe Nantermod

Il 13 maggio è scaduto il termine per la presentazione delle candidature alla carica di vicepresidente del PLR. La commissione cerca ha analizzato le candidature e ha proposto due candidati: Florence Bettschart-Narbel, deputata e presidente del PLR Vaud, e Cyril Aellen, Consigliere nazionale ginevrino. La direzione del partito ha deciso di sostenere all'unanimità questi due candidati. I delegati si esprimeranno il 22 giugno prossimo al momento della rielezione degli attuali vicepresidenti (Andrea Caroni, Andri Silberschmidt e Alessandra Gianella) e del presidente del partito, Thierry Burkart.

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Sono necessarie misure di risparmio e riforme strutturali

Il PLR si impegnerà affinché la decisione popolare di versare una 13a AVS venga attuata a partire dal 2026. Ma conferma che si opporrà ad un finanziamento unilaterale attraverso aumenti d’imposta che peserebbero sulle spalle del ceto medio e delle PMI, soprattutto senza un’attenta analisi preventiva delle spese presenti nel budget federale. Prima di approvare nuove imposte, la Confederazione deve risparmiare e gli incentivi a lavorare più a lungo vanno sviluppati. Il PLR ribadisce quindi la sua posizione.

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Il PLR chiede un protocollo aggiuntivo per evitare interpretazioni troppo ampie da parte della CEDU

Per il PLR, la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) sulle misure climatiche adottate in Svizzera è scioccante. Il PLR invita il Consiglio federale a negoziare, insieme agli altri Stati firmatari, un nuovo protocollo aggiuntivo per riorientare la CEDU sulla sua missione principale. Inoltre, in futuro, i candidati alla carica di giudice svizzero presso la CEDU dovranno essere nominati dal Parlamento. Il PLR presenterà delle mozioni in tal senso.

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Per una maggiore sicurezza per la popolazione attorno ai centri asilanti

Ormai da anni, il PLR si batte per una politica migratoria severa, ma giusta. In questo contesto, il peggioramento della situazione nei centri asilanti e nei Comuni che li accolgono rappresenta una fonte di costante preoccupazione per la popolazione. È quindi positivo vedere che il Consiglio federale, con la pubblicazione del suo messaggio sul tema, sembra finalmente voler affrontare i problemi. Il PLR continuerà a battersi per il benessere delle persone che vivono nelle regioni interessate e per la sicurezza del personale che lavora nei centri. Con tre mozioni, il PLR chiede al Consiglio federale una strategia di rimpatrio coerente per evitare di sovraccaricare l’intero sistema di asilo.

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Sono necessarie regole mirate

Il PLR chiede di eliminare gli incentivi sbagliati, che portano all'assunzione di rischi eccessivi in ambito bancario. Il pacchetto di misure presentato oggi dal Consiglio federale deve essere esaminato nel dettaglio in attesa della relazione della Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI), con l’obiettivo di evitare decisioni affrettate.

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Permettere al ceto medio svizzero di accedere all’alloggio

La situazione è chiara: nelle città svizzere mancano alloggi. L'offerta non riesce a tenere il passo con la forte domanda di nuove abitazioni. Il risultato è una crescente pressione sui prezzi.

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