Sono passati ormai due anni e mezzo dal fallimento di Credit Suisse. Da allora, il PLR ha sempre affermato chiaramente che la regolamentazione bancaria dovesse essere adeguata. Oggi il Consiglio federale ha sottoposto le sue proposte alla procedura di consultazione.
Il Consiglio federale chiede norme più severe in materia di capitale proprio. In futuro, le partecipazioni in società affiliate estere dovranno essere interamente coperte dalle banche. Questa linea d'azione è giusta: occorre rafforzare la stabilità della piazza finanziaria. Quanto accaduto con Credit Suisse non deve ripetersi. I contribuenti devono essere protetti dai rischi futuri.
Per il PLR è chiaro: la politica deve intervenire ovunque ci siano stati problemi. Ciò include anche il fatto che il rapporto della Commissione d’inchiesta ha dimostrato in modo inequivocabile che il crollo di Credit Suisse non è stato causato solo da eventuali carenze normative, ma soprattutto da gravi errori di gestione. Inoltre, le norme esistenti non sono state applicate in modo sufficientemente coerente, in particolare dalla FINMA: anche in questo caso sono necessari miglioramenti.
Il PLR esaminerà ora le proposte nel dettaglio. Una cosa è chiara: in futuro la Svizzera avrà bisogno di banche più stabili. E allo stesso tempo di una piazza bancaria competitiva. Questa crea infatti posti di lavoro, garantisce preziose entrate fiscali e consente alle nostre PMI di accedere a crediti vantaggiosi.