LPP: modernizziamo il secondo pilastro

Il PLR si impegna per una riforma giusta sul piano intergenerazionale

Gli attuali parametri della previdenza professionale non corrispondono più alla realtà demografica e del mondo del lavoro. Diversi miliardi di franchi sono ridistribuiti ogni anno dagli attivi ai pensionati e l’accesso al 2° pilastro resta limitato per parte della popolazione e in particolare per le donne. Il PLR si impegnerà nei dibattiti parlamentari per ridurre questa ridistribuzione dagli attivi verso i pensionati, a risanare la LPP, piuttosto che aumentarne le prestazioni e per migliorare la situazione delle persone che lavorano a tempo parziale o che percepiscono salari bassi. A proposito della generazione di transizione, il PLR sosterrà misure di compensazione mirate e si opporrà al meccanismo ad innaffiatoio e di rafforzamento della ridistribuzione proposto dal Consiglio federale e da una parte dei partner sociali.

È giunto il momento di porre fine alla ridistribuzione nel secondo pilastro e adattare la previdenza professionale all’evoluzione delle condizioni quadro sociali. Il PLR si impegna per una modernizzazione del 2° pilastro. I punti seguenti sono particolarmente importanti:

  • un tasso di conversione adattato alla realtà demografica: con una diminuzione dal 6,8% al 6%, la ridistribuzione attuale, che va a discapito della popolazione attiva, sarà ridotta.
  • il mantenimento del livello delle rendite e delle misure di compensazione mirate per la generazione di transizione: la maggioranza della CSSS-N propone un modello che prevede l’indennizzo degli assicurati direttamente coinvolti dall’abbassamento del tasso di conversione. Queste persone riceveranno una rendita supplementare. Il modello promosso da una parte dei partner sociali e dal Consiglio federale, basato sul modello ad innaffiatoio, è inutilmente oneroso e introdurrebbe un sistema di ripartizione nel 2° pilastro a cui il PLR si oppone con fermezza.
  • una migliore copertura per il lavoro a tempo parziale e per i salari bassi: abolendo l'importo di coordinamento e abbassando la soglia di accesso al 2° pilastro, sarà disponibile un capitale maggiore al momento del pensionamento. Ciò andrà a beneficio in particolare delle donne, che oggi sono ancora numerose rispetto agli uomini a non percepire una rendita di 2° pilastro o a beneficiarne in modo modesto.
  • eliminare la penalizzazione dei lavoratori anziani: per rimediare a questo problema, è necessario armonizzare gli accrediti di vecchiaia per gli assicurati attuali. Il PLR vuole inoltre introdurre un'aliquota unica per i nuovi assicurati.
  • facilitare l'accesso alla proprietà iniziando a versare contributi all'età di 20 anni e offrendo la possibilità di utilizzare l'intero ammontare del patrimonio della previdenza professionale per l'acquisto di un’abitazione primaria (mozione 21.4339).
  • un un rafforzamento del 3° pilastro: aumentando gli importi massimi, per rafforzare gli incentivi a risparmiare per la pensione.

Inoltre, a causa delle prospettive demografiche, risulta chiaro che a medio termine sarà necessario un ulteriore intervento di consolidamento. Questa situazione deve essere presa in considerazione nel determinare le prestazioni per la generazione di transizione nell’ambito di questa riforma. Anche l’iniziativa sulle rendite depositata dai Giovani Liberali Radicali Svizzeri contribuirà a migliorare la situazione nel 2° pilastro. Infatti, l’aumento dell’età pensionabile corregge anche i problemi del secondo pilastro. È un peccato che il Consiglio federale non abbia colto l’urgenza della situazione raccomandando di respingere l’iniziativa. Il PLR si impegnerà per far correggere il tiro dal Parlamento.

PLR.I Liberali Radicali. Avanti insieme.

Philippe Nantermod
Arnaud Bonvin