Finalmente un passo avanti

Il PLR saluta la decisione del Consiglio federale, ma si interroga sulla mancanza di leadership all’UFSP

Con quanto annunciato oggi, il Consiglio federale ha dato prova di buon senso autorizzando diversi settori a riprendere dal 19 aprile - seppur parzialmente - le loro attività nel rispetto delle regole sanitarie. Continuando a rispettare le misure sanitarie in vigore, possiamo sperare in ulteriori allentamenti nelle prossime settimane. In numerosi cantoni la situazione della campagna di vaccinazione è tuttavia meno positiva e l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) denota una palese mancanza di leadership: è inaccettabile. Benché circa 2,4 milioni di dosi siano ormai a disposizione, non si osserva alcuna accelerazione tangibile nella campagna d’immunizzazione. L’obiettivo di vaccinare il 30% della popolazione entro fine aprile, richiesto esplicitamente nel nostro “piano dei 100 giorni”, è quindi destinato ad essere mancato. E le conseguenze per la società e l’economia sono immense.

Con l’annuncio odierno, si conclude una situazione che stava diventando vieppiù grottesca. Autorizzando ad esempio i ristoranti alle vendite d’asporto mantenendo però chiuse le terrazze, si sono generati numerosi assembramenti negli immediati dintorni, oppure nei parchi pubblici, senza alcun rispetto per le regole in vigore. Con l’arrivo delle belle giornate, queste situazioni stanno inevitabilmente aumentando. L’apertura delle terrazze e di numerosi altri settori decisa dal Consiglio federale permetterà non solo alle aziende di tornare finalmente al lavoroCon questa decisione e con gli altri provvedimenti annunciati, il Consiglio federale dimostra buon senso. Di conseguenza, il PLR saluta favorevolmente la ripresa - seppur parziale - delle attività per diversi settori a partire dal 19 aprile nel pieno rispetto dei piani di protezione sanitaria.

La situazione all’UFSP è inaccettabile
Ogni settimana nuove rivelazioni che coinvolgono l’UFSP sono pubblicate sugli organi di stampa senza alcuna messa in discussione da parte delle persone coinvolte e da parte del DFI. Perché il sistema informatico di registrazione palesemente non è ancora completamente operativo? A che punto siamo a proposito del caso della piattaforma lemievaccinazioni.ch? Saremo davvero pronti per un registro delle vaccinazioni europeo? Ogni errore ci fa perdere preziosi giorni in questa battaglia contro il virus, mentre l’amministrazione fa orecchie da mercante dimostrando una palese mancanza di leadership e di spirito aziendale.

Questa situazione è resa ancor più preoccupante dal fatto che l’aumento nel ritmo della campagna di vaccinazione sembra sempre lungi dal concretizzarsi. Malgrado circa 2,4 milioni di dosi di vaccino siano ormai disponibili, solo 1,8 milioni di dosi sono state effettivamente somministrate. Con soltanto l’8% della popolazione svizzera completamente immunizzata, ci troviamo in ritardo anche nel confronto internazionale. L’obiettivo di vaccinare il 30% della popolazione entro fine aprile, come peraltro avevamo richiesto nel nostro “piano dei 100 giorni”, è quindi destinato ad essere mancato. Le conseguenze sono incalcolabili, perché restiamo vulerabili e i danni economici non faranno altro che aumentare.

 

PLR.I Liberali Radicali. Avanti insieme.

Olivier Feller
Philippe Nantermod
Arnaud Bonvin