Al lavoro! Quattro proposte PLR per proteggere impieghi e salari

Alla luce dei dazi statunitensi particolarmente punitivi per la Svizzera, la protezione dei posti di lavoro e dei salari nel nostro Paese ha la massima priorità. Il gruppo liberale radicale lo ha affermato in modo inequivocabile nella sua riunione odierna, ponendo le basi per la sessione autunnale delle Camere federali attualmente in corso. In particolare, il ceto medio che lavora e le PMI non devono subire ulteriori pressioni.

Dopo la mazzata sui dazi ricevuto dagli Stati Uniti, la politica svizzera si è rapidamente trovata d’accordo: adesso dobbiamo garantire i posti di lavoro e rafforzare la competitività del nostro Paese. Il gruppo parlamentare del PLR passa quindi dalle parole ai fatti e nella sua seduta odierna ha approvato quattro iniziative parlamentari:

  1. Per tutti coloro che puntano la sveglia la mattina: nessuna nuova imposta per il ceto medio. (LINK)
  2. Per finanze federali sane: ottimizzare la revisione delle sovvenzioni. (LINK)
  3. La Svizzera non deve fare la prima della classe: rivedere l'imposta minima dell'OCSE. (LINK)
  4. Il Consiglio federale è pronto a frenare le normative dannose? (LINK)

Il capogruppo in parlamento Damien Cottier spiega: «Il gruppo parlamentare del PLR è fermamente determinato a portare a termine i compiti di politica interna. Dobbiamo migliorare le condizioni quadro. Solo così potremo preservare i posti di lavoro e i buoni salari in Svizzera, nonostante il difficile contesto internazionale».

I partiti borghesi alla prova del nove

Anche il presidente del partito, Thierry Burkart, si è detto soddisfatto dopo la riunione: «È bello vedere che il nostro gruppo parlamentare alle Camere attua alla prima occasione il chiaro mandato dei nostri delegati inserito nel piano in nove punti per il rafforzamento del ceto medio e delle PMI».

Tuttavia, secondo il presidente del partito, le iniziative del PLR da sole non sono sufficienti. Altrettanto importante è che il PLR corregga le decisioni - in parte gravi - prese dal centro-sinistra durante la sessione in corso. Ancora Burkart: «Il voto chiaro da parte del nostro gruppo contro i controlli sugli investimenti mal indirizzati, le promesse pensionistiche non finanziate e il conseguente aumento costante delle imposte e dei contributi a carico del ceto medio e delle PMI mi rendono ottimista anche a questo proposito».

Damien Cottier aggiunge: «La sessione in corso sarà una prova del nove per il Centro, l'UDC e i Verdi liberali: chi reagirà alla politica doganale arbitraria di Trump e chi continuerà a perseguire una politica di facciata? Chi proteggerà coloro che ogni giorno puntano la sveglia e chi no?».

Le risposte arriveranno dalle loro scelte di voto nelle prossime settimane di sessione.