Per una politica di sicurezza e d’armamento credibile

Il PLR sostiene la decisione della Commissione della politica di sicurezza degli Stati sull’esportazione di materiale bellico

Il PLR constata con soddisfazione che la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati (CPS-S) auspica la limitazione a cinque anni della dichiarazione di non riesportazione per quanto concerne l’esportazione di armi verso alcuni paesi. Già nel giugno del 2022, il nostro presidente e Consigliere agli Stati Thierry Burkart ha individuato i problemi legati a questa regolamentazione, depositando una mozione su questo tema, ora utilizzata quale base per un’iniziativa commissionale. Una rapida modifica della legge sul materiale bellico permetterà di accrescere nuovamente la credibilità della Svizzera e di migliorare la posizione dell’industria svizzera degli armamenti.

La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati (CPS-S) ha promosso oggi un’iniziativa commissionale basata sulla mozione del nostro presidente e Consigliere agli Stati Thierry Burkart. Il testo chiede la limitazione a cinque anni della dichiarazione di non riesportazione per le esportazioni di armi verso paesi democratici che dispongono di un sistema di controllo delle esportazioni comparabile al nostro. Per il PLR si tratta di una buona notizia, perché ciò permette di correggere una decisione parlamentare priva di senso presa nel 2021. Quando il Centro e i Verdi Liberali e la sinistra hanno drasticamente inasprito la legge sul materiale bellico, hanno anche eliminato il margine di manovra della Svizzera e, di conseguenza, del Consiglio federale. Le attuali disposizioni legali hanno quale conseguenza di nuocere alla credibilità internazionale del nostro paese e di indebolire inutilmente l’industria svizzera degli armamenti.

Il PLR si impegnerà per far si che anche il Parlamento si allinei alla decisione della CPS-S. In questo modo, sarà possibile limitare a cinque anni la dichiarazione di non riesportazione in occasione di future forniture di armamenti a paesi che condividono i nostri valori. In seguito, la riesportazione di materiale bellico sarà possibile a determinate condizioni. La neutralità resta così tutelata, perché questa rinuncia non necessità più di una decisione attiva da parte della Svizzera.

L’intervento del centro-sinistra è lacunoso

Dopo che il nostro presidente e Consigliere agli Stati Thierry Burkart ha aperto la discussione sul tema nel giugno del 2022, anche la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N) è salita sul carro, approvando recentemente due interventi, tra cui la “Lex Ucraina”, discussa e respinta oggi dalla CPS-S. Il PLR si oppone a questa iniziativa parlamentare, perché incentrata sul caso particolare dell’Ucraina. Questa soluzione è incompatibile con la nostra neutralità e crea una situazione di incertezza giuridica.

In termini generali, la guerra d’aggressione contro l’Ucraina ha mostrato come il drastico inasprimento della legge sul materiale bellico nuoce alla Svizzera. Invece di riconoscere i propri errori, il centro-sinistra tenta ora di far introdurre precipitosamente delle modifiche legislative temporanee. Il PLR è favorevole a soluzioni che reggano a lungo termine e si oppone a decisioni affrettate e non ponderate. Nel corso della prossima sessione di primavera, il Consiglio degli Stati potrà assumersi le proprie responsabilità approvando la mozione commissionale.

 

 

PLR.I Liberali Radicali – Avanti insieme.

Thierry Burkart
Arnaud Bonvin