Imposta minima OCSE : il PLR si batte per l’economia svizzera e per i Cantoni

Una ripartizione 50/50 del gettito dell’imposta complementare, anche senza limiti di spesa o di destinazione, non rispetta a sufficienza i Cantoni

Nell'ambito dell'attuazione della tassa minima dell'OCSE, il Consiglio nazionale ha scelto oggi una ripartizione 50/50 dei proventi dell'imposta complementare tra la Confederazione e i Cantoni, senza alcun limite di spesa o di destinazione delle entrate. Questo risultato corregge la decisione della maggioranza della CET-N, che era particolarmente sfavorevole ai Cantoni. Tuttavia, il PLR ritiene che la decisione del Consiglio nazionale, promossa dal centro-sinistra, sia irrispettosa del federalismo fiscale.  È importante che almeno il 75% del gettito dell'imposta complementare vada ai Cantoni, in modo che possano tutelare l'attrattività della loro piazza economica.

Anche se il PLR è contrario all’idea di indebolire la concorrenza fiscale internazionale, la Svizzera è comunque chiamata ad attuare le riforme richieste dall'OCSE. Se la Svizzera non attuerà queste riforme, infatti, le multinazionali con sede in Svizzera saranno chiamate a pagare ulteriori tasse all'estero e la piazza economica svizzera potrebbe risentirne. Poiché l'attuazione della tassa minima OCSE è inevitabile, il PLR si impegna a renderla il più semplice possibile per garantire l'attrattività del nostro Paese.

Distribuzione nell'interesse dei Cantoni
Una delle questioni centrali discusse in Consiglio nazionale è legata alla ripartizione del gettito dell'imposta complementare tra Confederazione e Cantoni. Per il PLR è essenziale che almeno il 75% del gettito aggiuntivo vada ai Cantoni, in modo che possano mantenere l'attrattività della loro piazza economica. Questa impostazione, va anche nell'interesse del governo federale, poiché l'attrattività dei Cantoni rappresenta un vantaggio anche per le finanze federali. Inoltre, le entrate cantonali aggiuntive vengono automaticamente prese in considerazione nella perequazione finanziaria, che mira a garantire una certa equità tra i Cantoni in termini di risorse. 

Per garantire che siano soprattutto i Cantoni a beneficiare dei proventi dell'imposta complementare, il PLR sostiene la variante del Consiglio federale, che propone una distribuzione del 25% alla Confederazione e del 75% agli stessi Cantoni. La ripartizione 50/50 - senza tetto massimo di spesa o di destinazione delle entrate - decisa oggi dal Consiglio nazionale rappresenta in parte un passo nella giusta direzione e ha almeno evitato il sostegno ad altre proposte folli dal punto di vista istituzionale. Tuttavia, questa distribuzione, promossa dal centro-sinistra, non rispetta sufficientemente i cantoni.

Nessuna destinazione delle entrate
Per il PLR è importante che i Cantoni possano utilizzare i fondi in modo mirato, in base alle loro esigenze, con l’obiettivo di rafforzare condizioni quadro favorevoli all’insediamento di attività economiche. Diverse proposte miravano a gestire la destinazione delle entrate. Il PLR si è opposto con successo a questi meccanismi ad "annaffiatoio" da parte del governo federale. La situazione di partenza è diversa in ogni cantone e solo i cantoni conoscono  a fondo le proprie esigenze e sono nella posizione migliore per decidere come utilizzare efficacemente le risorse disponibili.

Il PLR mantiene l'obiettivo di concedere ai Cantoni il 75% delle entrate supplementari previste. La questione torna ora al Consiglio degli Stati in un dibattito previsto la prossima settimana. A causa dei tempi stretti, le discussioni devono essere completate entro la fine di questa sessione.

PLR.I Liberali Radicali. Avanti insieme.

Damien Cottier
Olivier Feller
Arnaud Bonvin