Il Consiglio federale acquisterà meno aerei da combattimento del previsto. A causa dell’aumento dei costi, in un primo momento intende acquistare il maggior numero possibile di aerei nei limiti del budget approvato dal popolo. In un secondo momento, altri aerei saranno finanziati con i fondi che il Consiglio federale chiederà il prossimo anno per l’ammodernamento dell’esercito. E gli altri aerei necessari alla protezione della Svizzera? Il Consiglio federale rimane oggi in silenzio sulla questione cruciale dell’acquisto di altri F-35A nel prossimo futuro. Eppure, ogni giorno che passa è importante per il potenziamento dell’esercito.
È importante ricordare la gravità dell’attuale situazione geopolitica: nel nostro continente è in corso una guerra distruttiva, Putin continua a minacciare l’Europa, il rischio terroristico è in aumento e droni non identificati sorvolano l’aeroporto di Monaco, situato a meno di 250 km dalla Svizzera. Alla luce di questi fatti, per il PLR è chiaro che i 36 aerei da combattimento rappresentano la soluzione minima indispensabile, nella misura in cui lo richiedono le esigenze di sicurezza. Nell’ambito della definizione delle priorità in corso fino alla fine di gennaio, il DDPS deve garantire che gli aerei rimanenti possano essere acquistati il prima possibile.
Nonostante il peggioramento della sicurezza in Europa, il PS continua a vivere nel mondo delle favole. A questo proposito, il PLR, invita i partiti di sinistra a rinunciare immediatamente alla loro opposizione all’acquisto di aerei da combattimento. Ricordiamo che i socialisti ignorano la realtà, continuando a chiedere l’abolizione dell’esercito. Purtroppo, anche numerosi politici di destra si comportano in modo irresponsabile. Invece di impegnarsi a favore di uno Stato più efficiente, chiedono istitnitvamente nuove tasse per finanziare l’esercito.
Il PLR, dal canto suo, invece rifiuta di imporre alla popolazione nuove imposte, tasse e debiti. Il rafforzamento della nostra capacità di difesa non deve infatti andare a discapito dei contribuenti. La Confederazione non ha un problema di entrate, bensì un problema di spese. La Confederazione deve finalmente stabilire delle priorità in materia di spesa pubblica in modo da proteggere i contribuenti e allo stesso tempo garantire la sicurezza del Paese.
La prossima settimana, al Consiglio degli Stati, avrà luogo la prova decisiva. Per la prima volta, la Camera alta discuterà il “Pacchetto di sgravio 2027” elaborato dalla Consigliera federale Karin Keller-Sutter. Questo importante pacchetto consentirà di liberare ulteriori fondi per la nostra sicurezza. Tuttavia, il pacchetto di sgravio è gravemente minacciato. Le ONG e vari gruppi di interesse vogliono affossarlo e far fallire gran parte di queste misure.
Ogni parlamentare, indipendentemente dal suo partito, si trova ora confrontato a una scelta semplice: o si impegna a favore delle lobby, o si impegna a proteggere la Svizzera e la sua popolazione in un mondo sempre più instabile e imprevedibile.