Il PLR si oppone all’obbligo del telelavoro e critica la regola 2G+

I cantoni devono assicurare un’infrastruttura di vaccinazione funzionante a lungo termine

Di principio, il PLR comprende la decisione odierna del Consiglio federale per arginare la pandemia di Covid-19 e per proteggere gli ospedali dal rischio saturazione. Tuttavia, ci opponiamo ad un obbligo rigido di telelavoro e ad una regola 2G+ imposta dallo Stato. Un confinamento parziale sarebbe troppo gravoso per l’economia e avrebbe penalizzato le persone vaccinate. Per questo motivo, questa soluzione non dovrà essere presa in considerazione nemmeno in futuro. Consideriamo invece che l’introduzione della regola delle 2G sia difendibile e che sia chiaramente da preferire ad un obbligo generalizzato di vaccinazione. Inoltre, il PLR insiste nell’invitare i Cantoni ad accelerare la somministrazione delle dosi di richiamo alle persone che lo desiderano, così come a permettere la vaccinazione per i bambini.

La situazione epidemiologica attuale adombra le prospettive per le Feste di fine anno. I Cantoni devono dunque adoperarsi per aumentare al massimo la capacità di vaccinazione e di ospedalizzazione. I sotegno dell’esercito e della protezione civile nella campagna di immunizzazione è quindi il benvenuto. È indispensabile che la popolazione si faccia vaccinare. Inoltre, anche la campagna per le vaccinazioni di richiamo deve accelerare in modo significativo. Il PLR chiede al Consiglio federale, conformemente alla legge COVID-19, di orientare le proprie decisioni secondo i principi di sussidiaritetà, di efficacia e soprattutto di proporzionalità.

No all’obbligo del telelavoro

I principi menzionati poc’anzi sono parzialmente rispettati nelle decisioni prese oggi dal Consiglio federale, perché l’attuale evoluzione della pandemia impone misure più incisive. Tuttavia, ci opponiamo fermamente all’estensione generale dell’obbligo di telelavoro e siamo critici sulla regola 2G+ imposta dallo Stato. L’introduzione della regola delle 2G è invece da sostenere nelle attuali circostanze e in ogni caso chiaramente da peferire ad un confinamento (anche parziale). Le persone vaccinate non devono in alcun modo essere svantaggiate, nemmeno sul posto di lavoro, a causa di una minoranza di persone che rifiuta la vaccinazione. Malgrado ciò, resta chiaro che il PLR si oppone a qualsiasi obbligo, generale o parziale, di vaccinazione.

La prossima ondata arriverà

Sulla base di quanto successo finora, possiamo partire dal principio che ci troveremo confrontati con altre ondate di infezione. E i vaccini continueranno anch’essi ad evolvere. È quindi importante che la Confederazione si prepari sin d’ora a nuove campagne di vaccinazione e che noi tutti continuiamo a rispettare le regole d’igiene (lavaggio e disinfezione delle mani, mantenimento delle distanze).

PLR.I Liberali Radicali. Avanti insieme.

Philippe Nantermod
Olivier Feller
Arnaud Bonvin