UBS ha annunciato oggi la sua immediata riununcia alla garanzia messa a disposizione dal governo federale contro le perdite. Allo stesso tempo, è stato annullato anche l'accordo tra Credit Suisse (CS) e la Banca Nazionale Svizzera (BNS) sui prestiti di sostegno alla liquidità della banca. Di conseguenza, il diritto di emergenza non sarà più applicabile e ai contribuenti saranno evitati tutti i rischi finanziari relativi all'acquisizione di CS. Dall’opeazione, la Confederazione otterrà addirittura un profitto di circa 200 milioni di franchi svizzeri.
L'annuncio di oggi dimostra che l'azione rapida e determinata intrapresa dal Consiglio Federale lo scorso marzo, e in particolare condotta dal ministro delle Finanze Karin Keller-Sutter, era quella giusta. Da un lato, ha evitato gravi danni all'economia svizzera e una possibile crisi finanziaria internazionale. Dall'altro, la determinazione politica e il senso di responsabilità hanno stabilizzato la piazza finanziaria svizzera senza alcun costo per i contribuenti, anzi, generando un beneficio.
Gli ultimi sviluppi dimostrano, se ce ne fosse ancora bisogno, che i teatrini politici dell’UDC e della sinistra durante la sessione speciale di aprile sono stati irresponsabili. In quell'occasione, vari partiti hanno infatti cercato di trarre vantaggio politico dalla crisi di CS e hanno rifiutato gli stanziamenti per far fronte a questa grave situazione.
Il PLR, da parte sua, ha difeso e continua a difendere una politica affidabile e responsabile. Ci impegniamo per l'occupazione, perr la prosperità e per una piazza economica e finanziaria forte.
PLR.I Liberali Radicali. Noi costruiamo una Svizzera forte!