Salviamo la memoria storica dell’ex Ospedale di Ravecchia

Interrogazione del gruppo PLR in Consiglio Comunale

Egregio signor Sindaco,
Egregi signori Municipali,

tramite il Messaggio municipale (MM 271/2019) si chiede un credito per l’acquisto e susseguente sistemazione dello storico edificio denominato ex Ospedale a Ravecchia.

Trattasi di un immobile le cui prime tracce risalgono al 1526, situato in una zona nevralgica e che per tre secoli è stato adibito ad ospedale, lazzaretto e ossario a supporto e assistenza dei viandanti che percorrevano da Nord verso il mar Mediterraneo la “via Francesca”, come pure della popolazione locale bellinzonese, compreso il nucleo abitativo di Prada. La struttura, che veniva chiamata “Ospitale”, in quei periodi fu anche visitata più volte da Carlo Borromeo, l’ultima volta nel 1584 quando inaugurò la Collegiata dei SS Pietro e Stefano in vece di suo zio Papa Pio IV.

A partire dal 1942 venne utilizzato per scopi militari tramite il Cdo delle Guardie di Fortificazione, insediamento espressamente voluto quale “elemento di prima ora” a protezione della Mob dell’esercito, la preparazione al combattimento delle varie strutture militari presenti su suolo ticinese, garantendo inoltre il supporto di protezione alle Autorità cantonali alfine di assicurare l’esercizio civico della condotta del territorio e per evitare il ripetersi di quanto successo nel 1890, chiamata ”Rivoluzione liberale”.

In seguito divenne anche il Cdo dello Stato Maggiore della Divisione di montagna 9 e con le avvenute riforme delle strutture militari, sede del Cdo Stato Maggiore della Brigata di fanteria di montagna 9 sino alla fine del 2018. Nello stesso periodo si sono insediati anche il Cdo della Zo Ter 9 divenuta poi Cdo Div Ter 9 ed infine la Commissione CVS (Commissione per la Visita Sanitaria) e dell’Ufficio degli Immobili della Confederazione.

Si tratta di un edifico che lascia quindi una traccia storica e indelebile per le generazioni e le migliaia di militi, sottufficiali e ufficiali ticinesi che hanno prestato servizio per il nostro Paese.

Attualmente nello stabile si possono ammirare due placche, una con i nominativi di tutti Comandanti delle Guardie di Fortificazione (dal 1942 al 2003) e una con indicati tutti i Comandanti che hanno condotto inizialmente la Divisione di montagna 9 (dal 1938 al 1995), a cui è subentrata la Brigata di fanteria montagna 9 (dal1995 al 2018). Oltre a ciò vi è una targa commemorativa, un medagliere in bronzo con il profilo del colonnello Bruno Regli che è stato il comandante del Reggimento di fanteria di montagna 30 e della Scuola di fanteria alla caserma di Bellinzona.

Questa targa commemorativa è stata realizzata e finanziata su iniziativa dalla Società Ticinese degli Ufficiali in collaborazione e con il consenso delle allora Autorità comunali di Bellinzona; il bronzo fu eseguito dall’artista e scultore Remo Rossi.

Dal messaggio municipale si evince che lo stabile subirà diversi lavori di manutenzione, ma soprattutto anche profonde trasformazioni per creare nuovi spazi che saranno utilizzati dall’Amministrazione comunale, segnatamente dal Dicastero Opere Pubbliche.

Sempre dal messaggio si desume che rimarrebbero poi a disposizione locali che potrebbero ospitare i servizi amministrativi dell’ente autonomo Bellinzona Musei, trasferendoli dall’attuale dépendance di Villa dei Cedri, e altri per possibili attività associative e culturali, nonché per conferenze aperte al pubblico.

Con il previsto e inevitabile profondo cambiamento strutturale dello stabile vi è una forte preoccupazione che qualcosa di quella memoria storica descritta sopra possa andare perso, e pertanto chiediamo al Municipio:

  1. Cosa intende fare il Municipio con quanto lasciato di commemorativo, soprattutto in memoria della storia militare, nell’attuale stabile?
  2. Si è valutato di creare uno spazio (locale o quant’altro) salvaguardando cosi a futura memoria le tracce di storia militare ancora presenti nell’edificio?
  3. Se no, il Municipio intende attivarsi per trovare una confacente soluzione a salvaguardia delle tracce storiche, e in particolare della storia militare dell’edificio, considerando quindi anche questo aspetto nella conformazione e attribuzione degli spazi che vi saranno ricavati?

Ringraziando per l’attenzione, porgiamo cordiali saluti.

 

A nome del Gruppo PLR,

Renato Dotta e Fabio Käppeli

Fabio Käppeli
Renato Dotta